giovedì 16 febbraio 2017

PERCHE' VEDIAMO IL MONDO A COLORI?





                       

Il colore è dovuto alla capacità che hanno certi raggi di produrre determinate risposte nel nostro sistema nervoso: un pomodoro non è rosso, ma produce, alla luce del giorno una reazione che spinge la maggior parte delle persone a definirlo tale.
Le scimmie del vecchio mondo, noi compresi, hanno evoluto la visione tricromatica, cioè la capacità di distinguere rosso e verde oltre a bianco e nero e a giallo e blu. Altri animali invece come ad esempio il cane, il gatto e quasi tutte le scimmie del nuovo mondo hanno sviluppato la visione dicromatica cioè riescono a distinguere il bianco e il nero e il giallo e il blu.
 Per oltre cent'anni si è pensato che nei primati la visione tricromatica fosse stata guidata dalla necessità di individuare facilmente bacche e frutti rossi contro lo sfondo verde della vegetazione, ma quando di recente hanno hanno misurato il contenuto spettrale della luce riflessa dai frutti di cui i primati si nutrono, si è scoperto che sono distinguibili anche agli occhi dotati di visione dicromatica.
Le uniche foglie non distinguibili sono quelle nuove come ad esempio quelle dell'Africa che non sono verdi ma rosse.

domenica 5 febbraio 2017

L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE






Ad aiutarci nella comprensione della mente umana sono le intelligenze artificiali. Infatti la cibernetica, che progetta i robot e l'informatica, che crea i computer, hanno elaborato modelli matematici che simulano i processi mentali. Nel tentativo di emularli, ne hanno fornito la comprensione, infatti secondo alcuni studiosi il nostro stesso pensiero è artificiale perchè risponde a un meccanismo che risponde a regole precise. La cibernetica per creare robot che si muovono e superano ostcoli, si avvale delle conoscenze fisiologiche sulla struttura del corpo e del il suo funzionamento.


I computer benchè meno complessi e meno potenti della mente umana, riescono a compiere alcune azioni più velocemente di un uomo essendo concentrati sul compito che devono eseguire e non si distraggono. La grande differenza tra le macchine e l'essere umano è che gli umani provono delle emozioni mentre le macchine no in più le macchine non pensano ma eseguiscono solo il compito per cui vengono programmate. il grande interrogativo degli scienziati è se sia possibile anche per l'intelligenza artificiale imparare dalle esperienze.


INTELLIGENZA ARTIFICIALE



giovedì 2 febbraio 2017

LA PERCEZIONE






         
                                                  COME PERCEPIAMO IL MONDO

 Il cervello e la mente sono la sede dei processi cognitivi, ma tali processi non sarebbero possibili  senza le sensazioni, cioè quando uno dei nostri organi di senso viene colpito da uno stimolo fisico (eccitazione nervosa)
Le varie sensazioni vengono unificate nel processo della percezione. Gli stimoli esterni ci colpiscono costantemente ma non possiamo reagire a tutti è per questo che è fondamentale l'attenzione che funge da filtro. L'attenzione può reagire in modo consapevole o inconsapevole.
Siamo in grado di dare unità e organicità alle nostre sensazioni che ci presentano un mondo coerente come se stessimo accordando fra loro i fotogrammi di un film e infatti rimaniamo stupiti quando in un video la voce e il suono non sono sincronizzati, 
                 

                                                      LA PERCEZIONE VISIVA 


  La percezione visiva è stata studiata a lungo dalla Gestalt. La Gestalt ha dimostrato la percezione sensoriale e in modo particolare la percezione visiva svolge un ruolo creativo: cioè non registra passivamente i dati ma è attiva quindi classifica e interpreta le sensazioni. 
 Max Wertheimer, fondatore della scuola, ha individuato i principi del raggruppamento degli oggetti, si tratta di schemi innati che collegano e organizzano i dati attraverso la vista i più importanti sono:
-Vicinanza: raggruppamento di oggetti vicini.
-Somiglianza: raggruppamento di oggetti simili.
-Continuità: raggruppamento di oggetti che possono essere visti l'uno come coninuazione dell'altro.
-Chiusura: raggruppamento di elementi che formino una figura chiusa.
-Pregnanza: raggruppamento di elementi che possono costruire una figura semplice.
-Buona forma: raggruppamento di elmenti per ottenre la forma più semplice.
-Esperienza passata: raggruppamento di elementi associati alla nostra esperienza passata.
  Nell'applicare questi principi la nostra mente distingue l'immagine dallo sfondo.
L'organizzazione figura-sfondo è un aspetto importante della percezione visiva. 
A volte però la percezione può essere fluttuante cioè quando non riusciamo a estrarre l'immagine dallo sfondo.
Risultati immagini per illusioni ottiche




                                                   LA PERCEZIONE DELLA PROFONDITÀ


Un'altra caratteristica della vista é la profondità esse ci permette infatti di vedere la realtà tridimensionale. Quando però le immagini arrivano alla retina sono appiattite e quindi bidimensionali. Senza che ce ne accorgiamo il cervello analizza le immagini attraverso alcuni indizi, chiamati indizi fisiologici di profondità:
-Accomodazione: il cristallino mette a fuoco la luce riflessa dagli oggetti e ci permette di dedurre la prossimità o meno dell'oggetto.
-Divergenza binoculare: gli occhi essendo distanti inviano un'immagine diversa al cervello.
-Convergenza binoculare: per mettere a fuoco un oggetto gli occhi devono compire una rotazione.
-Indizi pittorici: sono la grandezza, l'interposizione e l ombreggiatura di un oggetto.
-Indizi prospettici: sono la posizione rispetto all'orizzonte, la prospettiva lineare e la prospettiva aerea di un oggetto.


                                                    GLI ERRORI DELLA PERCEZIONE


Nel tentativo di rielaborare e correggere i dati dei sensi talvolta cadiamo in errore come nel caso delle illusioni percettive:
-Fenomeno phi: Si tratta della percezione apparente di un movimento. Se in un luogo buio poniamo in circolo delle lampadine e le accendiamo e le spegnamo una dopo l'altra con un intervallo ci sembrerà che un unico punto luminoso stia percorrendo una ciconferenza. Questo perchè la percezione del movimento è prodotta da una sucessione di immagini statiche.
-Illusione di Ebbinghaus: i cerchi contenuti all'interno dei due fiori sno identici ma quello nell'immagine a destra sembra più grande.

-Frecce di Muller-Lyer: i due segmenti sono della stessa lunghezza ma quello di destra sembra più lungo perchè l'errore dipende dalla prospettiva.
-Triangolo di Kanizsa: in questa immagine non è stato disegnato nessun triangolo bianco eppure noi lo vediamo insieme a un triangolo dai contorni neri, questo perchè vengono applicatigli schemi gestaltici: buona forma e chiusura.